Protesi, sicurezza e il registro delle protesi mammarie al via nei prossimi mesi. Ne parlo in questo articolo pubblicato sul numero in edicola in questo mese di OK Salute, con alcuni dei temi che sono stati affrontati il 15 dicembre nel corso di “Registro Nazionale degli impianti Protesici Mammari Uno strumento per potenziare la sicurezza dei pazienti”, evento co-organizzato dal Ministero della salute – Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico e dall’Istituto Superiore di Sanità – Registro Italiano delle Protesi Impiantabili (RIPI).

Lanciato nel 2019 su base volontaria, 180 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il Registro diventerà obbligatorio e tutti i chirurghi che impiantano protesi, in strutture pubbliche e private, saranno tenuti a compilarlo. Nel rispetto della privacy delle pazienti, il registro contribuirà alla sicurezza, tracciando i dispositivi, orientando la ricerca e fornendo alle aziende produttrici informazioni preziose per il continuo miglioramento delle protesi. Tra l’altro, il Registro italiano ha la caratteristica unica di far capo al Ministero della Salute e non a una società scientifica, elemento che garantisce l’indipendenza dei dati raccolti.