La prima celebrità ad esporsi con la mastectomia preventiva, una decina di anni fa, è stata Angelina Jolie. Oggi è la super modella Bianca Balti ad annunciare di essersi sottoposta a una mastectomia preventiva in quanto portatrice di una mutazione dei geni BRCA1 che (come quella al gene BRCA2) aumenta sensibilmente il rischio di ammalarsi di tumore al seno e alle ovaie. Dopo questo difficile intervento, che è un’amputazione a tutti gli effetti, entra in campo il chirurgo plastico per la ricostruzione. L’obiettivo finale, anche in casi tanto estremi, è restituire alla donna una silhouette il più possibile gradevole e armoniosa.

I pro e i contro

“Questo specifico intervento di ricostruzione ha il vantaggio di non essere inficiato dai possibili esiti della radioterapia, cura oncologica che riduce l’elasticità e la qualità della cute. Per questo può dare un risultato esteticamente migliore e anche più duraturo nel tempo” spiega il dottor Piero Berrino. In questi casi si procede generalmente su due strade: o con la ricostruzione autologa, utilizzando i tessuti della paziente prelevati da altre regioni corporee come l’addome, oppure ricorrendo a dispositivi. “Se è stata eseguita una mastectomia conservativa, che ha mantenuto il manto cutaneo della mammella, si possono impiantare direttamente le protesi. Quando le condizioni del seno non sono favorevoli all’impianto diretto delle protesi si ricorre alla ricostruzione in due fasi, in cui si impiantano prima gli espansori, che vengono progressivamente gonfiati di soluzione fisiologica, e poi sostituiti con le protesi. Ovviamente, è importante che la donna sia consapevole che si tratta di dispositivi ‘a tempo’, la cui integrità va periodicamente verificata e che in caso di rottura andranno sostituiti. Sia con i tessuti autologhi sia con protesi ed espansori, la qualità estetica del risultato può essere notevole restituendo un aspetto del tutto naturale al seno, anche se sicuramente la mastectomia profilattica non è mai una scelta facile e non deve essere considerata un intervento a fine estetico”.