In alcuni casi, l’organismo identifica la protesi mammaria come una vera e propria nemica. Cerca pertanto di “neutralizzarla” (è pur sempre un corpo estraneo) rivestendola di tessuto fibroso. E’ il cosiddetto incapsulamento, o contrattura capsulare, un fenomeno che non rappresenta un pericolo per la salute ma che può determinare un cattivo risultato estetico. Infatti, in presenza di incapsulamento, o contrattura capsulare, il seno ha un aspetto innaturale e non simmetrico. La protesi è visibile e il seno è “strano”. Come risolvere l’inestetismo? Con un secondo intervento, che prevede innanzitutto di rimuovere la capsula fibrosa che circonda la protesi e impiantarne una nuova. Per scongiurare che si ripresenti il problema, la nuova protesi viene solitamente collocata a un piano più profondo. Generalmente l’intervento dà risultati estetici completamente soddisfacenti.