La ricostruzione del seno dopo un tumore è importante, ma l’indagine genetica lo è ancora di più. In alcuni casi, per fortuna rari, alla base del tumore al seno – soprattutto quando si manifesta in giovane o giovanissima età – c’è la mutazione genetica BRCA1 o BRCA2. Le donne che ne sono portatrici hanno un rischio molto elevato di ammalarsi con forme particolarmente aggressive di tumore al seno e di tumore all’ovaio. La vicenda dell’attrice Angelina Jolie, che si è sottoposta alla mastectomia profilattica e all’asportazione di utero e ovaie, ha contribuito a far conoscere questa tematica e le difficili scelte che ne possono derivare. Ma non è abbastanza. In Italia è attiva la onlus aBRCAdaBRA, che sostiene tutti i portatori di mutazioni genetiche BRCA e le loro famiglie individuando la popolazione a rischio e dedicando loro percorsi ad hoc nelle Breast Unit attivate all’interno degli ospedali. Sapere è potere, una volta di più. Per questo, per fare scelte consapevoli in grado di salvare la vita, è importante essere informati sulla possibilità, a fronte di un’alta incidenza in famiglia di questi tumori, di eseguire test genetici.