Chi l’avrebbe mai detto? Mi sono ritrovato dentro un thriller. Ed è stata una stranissima sorpresa! Ecco cosa è successo: stavo leggendo il secondo volume della trilogia Millennium di Stieg Larsson e arrivo al punto in cui Lisbeth Salander, la androgina protagonista, fa una mastoplastica additiva. Poco in linea con il personaggio, penso. Continuo a leggere: l’intervento è in una clinica vicino a Genova – Villa Azzurra – e il chirurgo che opera Lizbeth (una dottoressa, perché mai la nostra si sarebbe fatta operare da un uomo) si chiama Perrini… come P. Berrino? Sono io! Ho la pelle d’oca: mi ritrovo nella storia e mi identifico in pieno nella descrizione che Larson fa del chirurgo. Solo coincidenze? No, perché pochi giorni dopo sono a Roma, dove partecipo a un congresso internazionale come speaker. In un momento di pausa dei lavori, Hans Holmstroem – una star della chirurgia plastica svedese – mi chiama e mi saluta così: “Hey Pietro you operated Lisbeth Salander!” Un nuovo brivido e una certezza: Larsson per qualche motivo ha voluto inserirmi nel suo romanzo più rappresentativo, creando un episodio che nulla aveva a che fare con la storia, i luoghi e lo stile del personaggio… La curiosità e anche la soddisfazione erano altissime: ma Larson era mancato improvvisamente da pochi mesi, portando con sé questo enigma. La Casa Editrice non ha saputo dirmi molto di più. Nel corso degli anni ho pensato che forse Larsson, in qualità di giornalista, possa avere presenziato a qualche congresso dove ho parlato oppure per una strana casualità ho operato qualche suo parente. Il mistero rimane, ma che soddisfazione!